sabato 5 settembre 2009

Vergogna Italia esprime la sua solidarietà a Roy Paci per i fatti accaduti a Messina.

Le Federazioni Provinciali del Partito della Rifondazione Comunista e del Partito dei Comunisti Italiani esprimono solidarieta' a Roy Paci per aver dato voce dal palco ad un attivista No Ponte di Messina.

Definiscono estremista la posizione del commissario della fiera Fabio D’Amore, che, alla fine del concerto di chiusura della 70esima Fiera Campionaria di quest’anno, ha fatto pressione affinche' l’artista, all’uscita insieme al suo gruppo, fosse accompagnato dai carabinieri in tenuta anti sommossa e dai vigilantes dell’ente. Questo atteggiamento è scaturito dallo spazio concesso, in questo movimentato e partecipato concerto, al pacifista messinese Renato Accorinti per dare la sua testimonianza di combattente per i diritti civili. Il suo discorso appassionato e sentito era anche un invito alla gente a fare politica in prima persona, a non delegare nessuno, a riflettere sulla bellezza della città dello stretto, più volte violentata da una classe politica che spesse volte si è trasformata in un comitato affaristico.

Un intervento, per nulla offensivo, non previsto nella scaletta del concerto, che ha fatto andare su tutte le furie il commissario della fiera. Le uniche notizie, che ci pervengono dai giornali locali, riportano solamente la versione sul commissario D’Amore, e cioè, che, oltre al blitz dei carabinieri nel camerino dell’artista, ha apostrofato l’attivista in malo modo e ha dato mandato ai propri legali per rescindere il contratto con l’artista, perché ...si è danneggiata l’immagine della Fiera. Ha accusato Paci di avere utilizzato lo spazio concesso per qualcosa che non era stato richiesto, ‘politicizzando’ uno spettacolo musicale. Da qui l’intenzione di adire a vie legali.

Le Federazioni Provinciali Prc-Pdci Messina si chiedono, inoltre, se a dar fastidio al commissario siano state più le parole di Roy Paci e dell’attivista ‘No ponte’, il dissenso alla costruzione della ’cattedrale nel deserto’ o gli applausi scroscianti del pubblico, ogni qual volta si parlava contro la costruzione del ponte o contro una politica fatta dai ‘politicanti’.
Questa presa di posizione estremista, con il silenzio-assenso dell’amministrazione locale è il sintomo dell’aria che si respira a Messina verso le voci dissenzienti e confonde il pagare un artista con il comprare le sue idee. Ennesimo episodio che la dice lunga sul momento difficile che vive ormai da troppo tempo questa città.

Da Musicalnews la notizia qui




Renato Accorinti , come dice lo stesso Roy Paci dopo il discorso dell'attivista messinese, fà parte dei non violenti è non è iscritto a nessun partito politico.
L'unica colpa di Accorinti è di essere un cittadino che ha deciso di farsi sentire, che ha voluto invitare la gente a partecipare in prima persona alla vita politica, non delegando nessuno e scendendo in piazza a manifestare pacificamente, per difendere i propri interessi e gli ideali in cui crede.

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